Cucinare come terapia: in cosa consiste e perché può far bene

Cucinare può trasformarsi in un qualcosa di terapeutico: ecco alcuni interessanti motivi per cui fa bene farlo.

Saper cucinare è un talento, ma è anche un qualcosa che si può imparare a fare, con un po’ di pazienza e voglia di imparare. Preparare piatti deliziosi è certamente un modo per trascorrere il tempo, ma anche per regalarsi dei momenti unici, e rendere omaggio al momento sacro del pasto.

uomo cucina
Cucinare come terapia: in cosa consiste e perché può far bene-mammachegioia.it

La colazione, il pranzo, la cena, sono momenti meravigliosi della giornata, in cui godersi del buon cibo non vuol dire solo nutrirsi, ma anche ravvivare i sensi, sentirsi più carichi. Si può decidere di mangiare soli o con altri, e specialmente in quest’ultimo caso, si può anche condividere questa esperienza, deliziando gli altri con piatti particolari e ricchi di sapore.

Mangiare insieme stimola la convivialità, lo stare in compagnia, il raccontarsi, il sorridere insieme. È un momento di relax, in cui staccare un po’ dallo stress dello studio, del lavoro. È la pausa perfetta. Ma cucinare è anche terapeutico, come stiamo per scoprire nel prosieguo di questo articolo.

Cucinare può essere un’ottima terapia: tutti i benefici a esso connessi

Cucinare è terapeutico, ed è davvero così. Ci sono situazioni in cui ci si sente in difficoltà, stressati, abbattuti, e quest’arte viene in nostro soccorso, portando un po’ di sorriso sulle nostre labbra, e su quelle di chi è attorno a noi.

donna in cucina
Cucinare può essere un’ottima terapia: tutti i benefici a esso connessi-mammachegioia.it

Al cucinare, o meglio alla cosiddetta “cucinoterapia“, sono connessi diversi benefici. Partiamo dal discorso fisico. In cucina ci si muove, si muovono diverse articolazioni, a partire da mani, spalle, polsi, collo. Inoltre si lavora anche molto con la mente, perché la preparazione dei piatti richiede parecchia concentrazione, il ricordare i vari passaggi e gli ingredienti da usare.

E poi, a livello sociale, c’è condivisione. Il cibo preparato si può condividere con le persone care, con gli amici, partner, ospiti vari. Si esprime a pieno la propria creatività, si aggiunge tanta fantasia, ed è davvero terapeutico sotto ogni punto di vista.

Ci si rilassa, si mandano via i cattivi pensieri, ci si distrae perché si è concentrati su ciò che si sta cucinando. Si sente di avere il controllo della situazione, il che favorisce anche una certa autostima. E poi, ci si diverte, cucinando anche insieme, scambiandosi idee e consigli. È un modo per ritrovare il proprio Sé.

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