Cucinare può trasformarsi in un qualcosa di terapeutico: ecco alcuni interessanti motivi per cui fa bene farlo.
Saper cucinare è un talento, ma è anche un qualcosa che si può imparare a fare, con un po’ di pazienza e voglia di imparare. Preparare piatti deliziosi è certamente un modo per trascorrere il tempo, ma anche per regalarsi dei momenti unici, e rendere omaggio al momento sacro del pasto.
La colazione, il pranzo, la cena, sono momenti meravigliosi della giornata, in cui godersi del buon cibo non vuol dire solo nutrirsi, ma anche ravvivare i sensi, sentirsi più carichi. Si può decidere di mangiare soli o con altri, e specialmente in quest’ultimo caso, si può anche condividere questa esperienza, deliziando gli altri con piatti particolari e ricchi di sapore.
Mangiare insieme stimola la convivialità, lo stare in compagnia, il raccontarsi, il sorridere insieme. È un momento di relax, in cui staccare un po’ dallo stress dello studio, del lavoro. È la pausa perfetta. Ma cucinare è anche terapeutico, come stiamo per scoprire nel prosieguo di questo articolo.
Cucinare può essere un’ottima terapia: tutti i benefici a esso connessi
Cucinare è terapeutico, ed è davvero così. Ci sono situazioni in cui ci si sente in difficoltà, stressati, abbattuti, e quest’arte viene in nostro soccorso, portando un po’ di sorriso sulle nostre labbra, e su quelle di chi è attorno a noi.
Al cucinare, o meglio alla cosiddetta “cucinoterapia“, sono connessi diversi benefici. Partiamo dal discorso fisico. In cucina ci si muove, si muovono diverse articolazioni, a partire da mani, spalle, polsi, collo. Inoltre si lavora anche molto con la mente, perché la preparazione dei piatti richiede parecchia concentrazione, il ricordare i vari passaggi e gli ingredienti da usare.
E poi, a livello sociale, c’è condivisione. Il cibo preparato si può condividere con le persone care, con gli amici, partner, ospiti vari. Si esprime a pieno la propria creatività, si aggiunge tanta fantasia, ed è davvero terapeutico sotto ogni punto di vista.
Ci si rilassa, si mandano via i cattivi pensieri, ci si distrae perché si è concentrati su ciò che si sta cucinando. Si sente di avere il controllo della situazione, il che favorisce anche una certa autostima. E poi, ci si diverte, cucinando anche insieme, scambiandosi idee e consigli. È un modo per ritrovare il proprio Sé.