Qualche settimana fa ho raccontato con questo post la mia doppia esperienza con il succhietto, tante sui vari social sono state le mamme che mi hanno raccontato la loro esperienza ma tante altre “purtroppo” si sono messe a “giudicare” e sentenziare come se solo loro fossero delle breve mamme perché non hanno dato ai loro figli il succhietto!
Mi dispiace molto quando tra noi mamme si finisce per giudicarsi, perché siamo tutte brave mamme e ognuna di noi agisce solo ed esclusivamente per il loro bene!
Il succhietto quindi, ha da sempre generato nei genitori o futuri genitori tanti dubbi e tante domande, io sinceramente con Giorgia volevo evitare di darglielo poi, un po’ spinta dai nonni, ho iniziato a proporglielo e dopo un po’ di mesi ha iniziato a prenderlo ed ho notato che per lei svolgeva proprio una funzione calmante, così mi sono convinta che non era così “male” come immaginavo…
A fine giugno ho avuto la possibilità di partecipare ad un evento organizzato da Chicco #inviaggioconchicco, dove il tema principale era la suzione e l’utilizzo del succhietto, ed oltre ad un esperto dell‘Osservatorio Chicco, c’era la famosa tata della tv, Francesca Valla, che ha raccontato la propria esperienza come educatrice e come mamma.
Ogni bambino ha un istinto innato alla suzione, perché gli permette di nutrirsi, tranquillizzarsi e consolarsi, quindi il succhietto ha un ruolo fondamentale fin dai primi mesi nella coordinazione di respirazione e deglutizione e nella stimolazione della corretta funzionalità dei muscoli del visino.
È per questo, come dicono gli esperti, che bisogna scegliere un prodotto ben studiato, che si adatti perfettamente alla bocca e assicuri una corretta distribuzione della pressione della lingua sul palato.
Proprio la funzionalità della lingua durante la suzione esercita una spinta sul palato che ne determina il fisiologico allargamento, consentendo la corretta formazione del cavo orale.
I principali dubbi circa l’utilizzo del succhietto riguardano soprattutto l’incidenza sullo sviluppo della dentizione, la possibilità di utilizzarlo durante la notte e quali siano le modalità per disabituare il bimbo al suo utilizzo.