SIDS: sindrome della morte improvvisa del lattante o morte in culla

La “morte in culla” è una delle paure più grandi di noi genitori, da quando rientriamo a casa con il neonato.

Io ricordo, per tutte e due le mie bambine, che i primi giorni non riuscivo ad addormentare per paura che gli potesse succedere qualcosa, le osservavo attentamente per vedere se respirassero.

Oppure svegliarmi nel cuore della notte per verificare che fosse tutto ok.

SIDS: sindrome della morte improvvisa del lattante

Che cos’è la SIDS?

Consiste in un decesso improvviso di un bambino di età compresa tra un mese ed un anno che rimane inspiegato anche dopo una approfondita indagine.

È una morte che si verifica rapidamente, durante il sonno, sia di giorno che di notte, sia in culla che nel passeggino, sia nel seggiolino della macchina che in braccio ai genitori, senza segni di sofferenza.

Il picco è fra i 2 e 4 mesi di età, soprattutto nel periodo invernale; è più rara dopo i 6 mesi, mentre eccezionale nel primo mese di vita.

La SIDS rappresenta la più frequente causa di morte nella fascia d’età compresa tra i 2 mesi ed il primo anno di vita, ma la possibilità che questo evento si possa verificare nei vostri bambini è davvero scarsa (parliamo di 1 caso su 1500).

A cosa è dovuta la morte in culla?

Non è stata ancora definita con sicurezza una causa medica specifica in grado di spiegare la Sids, ma ci sono invece una serie di comportamenti e di fattori di rischio che possono incidere significativamente sulla probabilità che la Sids si verifichi, come dimostrano numerosi studi e indagini.

Secondo quanto riportato da studi americani, la ragione della Sids potrebbe risiedere in anomalie nella zona cerebrale che controlla i ritmi del sonno e della veglia.

Numerosi studi, sia americani che europei, hanno permesso di escludere la correlazione tra la somministrazione di vaccinazioni e la Sids.

E’ di pochi giorni fa una notizia che potrebbe portare ad una svolta sulla prevenzione della Sids.

Un team di ricercatori australiani, grazie ad uno studio su 30 neonati morti a causa della Sids, ha individuato la proteina che potrebbe essere la causa di questa sindrome.

Nei bambini osservati è stato scoperto che la proteina oressina era presente in una percentuale inferiore al 20% rispetto ad altri bebè, nati nello stesso periodo.

L’oressina è la proteina che regola l’appetito e il ritmo sonno-veglia.

I ricercatori stanno cercando di capire, scientificamente, se l’assenza di questa proteina possa essere la causa scatenante la Sids, o, eventualmente, se ne determina una predisposizione.

. Fino ad oggi una possibile causa della sindrome della morte in culla era stata ricondotta alla bassa concentrazione di un altro neurotrasmettitore, la seratonina, afferente al funzionamento cardio-vascolare.

Questa scoperta potrebbe essere il primo passo per avere al più presto degli screening ad hoc per individuare tale rischio nei neonati.

SIDS: sindrome della morte improvvisa del lattante

Come prevenire la morte in culla?

Ecco 8 raccomandazioni da seguire per prevenire la morte in culla.

Sebbene le cause non siano note, sono state però evidenziate delle correlazioni con alcune situazioni, sulla base delle quali sono stati individuati alcuni comportamenti in grado di ridurne sensibilmente l’incidenza.

L’adozione di queste semplici regole, nei paesi in cui sono state diffuse attraverso campagne di informazione di massa, ha portato alla riduzione dell’incidenza della SIDS:

  • il bambino deve essere messo a dormire in posizione supina (a pancia in su) sin dai primi giorni di vita; dovrebbe inoltre dormire in culla o nel lettino, meglio se nella stanza dei genitori.
  • l’ambiente non deve mai essere eccessivamente caldo. La temperatura ambientale dovrebbe essere mantenuta attorno ai 18-20 gradi. Da evitare anche l’eccesso di vestiti e di coperte pesanti che possono far sudare eccessivamente il piccolo.
  • il materasso deve essere della misura esatta della culla/lettino e non eccessivamente soffice. Va evitato di far dormire il bambino sopra divani, cuscini imbottiti, trapunte o  avendo vicino oggetti soffici quali giocattoli di peluche o paracolpi per evitare anche il pericolo dell’ingestione di corpi estranei.
  • il bambino deve essere sistemato con i piedi che toccano il fondo della culla o del lettino in modo che non possa scivolare sotto le coperte; va evitato l’uso del cuscino.
  • la condivisione del letto dei genitori è da evitare.
  • non si deve fumare e soprattutto bisogna evitare che altri fumino in casa.
  • l’uso del succhiotto durante il sonno, raccomandato in alcuni paesi, può avere un effetto protettivo.
  • allattare al seno il bambino nei primi sei mesi di vita.

2 commenti il SIDS: sindrome della morte improvvisa del lattante

  1. Anche io questa mattina ho letto un articolo dove si parla di questo studio australiano e poi trovo il tuo post e decido di leggerlo. Mi auguro davvero che sia una scoperta che possa portare a degli esami che possano individuarne i bimbi più a rischio e monitorarli.
    Il mio secondo bimbo ha due mesi e deve affrontare i mesi freddi e quindi è nella fascia più a rischio. Amore di mamma lo veglia sempre.
    A presto 🙂

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